Malattie croniche

L'OSTEOPOROSI

L'osteoporosi , la malattia delle ossa fragili, rende l'osso estremamente vulnerabile ai traumi, anche , minimi : uno starnuto,  un colpo di tosse o il sollevamento di un peso possono infatti causare una frattura vertebrale spontanea o una caduta causare una frattura del polso o del collo del femore.
E' stato stimato che nel mondo 75 milioni di persone siano colpite da questa malattia.
E' nozione comune che l'osteoporosisia una malattia da carenza , carenza da calcio , nella fattispecie. Ma non è così , qualcosa non torna! Si tratta infatti di una malattia che colpisce tipicamente i soggetti che vivono in Paesi ricchi ( con l'eccezione degli eschimesi , che presentano un tasso di fratture estremamente elevato ). Paesi dove il consumo di calcio è mediamente già molto elevato, e dove nonostante ciò ne viene ulteriormente spinta l'assunzionea partire dalla dieta e dagli integratori, senza per questo riuscire a contenere il problema. Questa malattia , per contro, è quasi sconosciuta in molti paesi poveri dove l'assunzione di calcio è nettamente al di sotto di quelle che sono le "quantità raccomandate".
L'osteoporosi, infatti, non è una malattia da carenza, ma l'esatto opposto, è una malattia da eccesso. Eccesso di sostanze, assunte ,con la dieta, che, assieme alla sedentarietà e al fumo, rubano calcio all'osso, tanto che gli americani le hanno soprannominate "ladri di calcio". Sono le proteine ricche di amminoacidi solforati, che abbondano in tutti i cibi animali; il fosforo che si trova nella carne e in molte bevande dolci; il sodio , componente del sale  da cucina, utilizzato per la conservazione e la trasformazione dei cibi industriali; la caffeina e l'alcool. La carne è in assoluto il cibo più incriminato, essendo priva di calcio e ricca di fosforo e di proteine animali. ma anche il latte e i suoi derivati, tradizionalmente considerati il simbolo del calcio e la panacea per chi è a rischio o soffre di osteoporosi, non sono in realtà il tipo di cibo che matematicamente aiuta l'osso a mantenere integro il proprio patrimonio di calcio. Perchè se è vero che questi cibi sono ricchi di calcio è altresì vero che sono anche ricchi di proteine animali, e la quantità di quest'ultime può determinare la perdita , anzichè la sua fissazione nell'osso, del calcio assunto grazie a queste fonti. Questo perchè la quantità di calcio che viene depositata nell'osso ( esattamente come per le calorie che si depositano nel tessuto adiposo) è il risultato della differenza fra la quantità di calcio assunto e la quantità di quello consumato. Se il calcio che si consuma è più di quello assunto, allora l'osso perderà calcio, perchè l'organismo sarà in bilancio negativo di questo minerale: quindi un eccesso di proteine, fosforo e sale nella dieta, manderà in passivo questo bilancio. Pertanto , un cibo ricco di calcio ma che aggiunge proteine animali a una dieta già iperproteica, come è la dieta occidentale, paradossalmente potrebbe contribuire alla perdita di calcio dall'osso. E' infatti il rapporto calcio/proteine della dieta, non la semplice quantità di calcio assunta, il parametro che maggiormente influenza la salute dell'osso. 
Fortunatamente un nutriente così indispensabile per l'organismo, che controlla la contrazione muscolare e la trasmissione degli impulsi nervosi, deve essere ampiamente distribuito in tutti i cibi , così anche il regno vegetale ne fornisce adeguate quantità. Il calcio che si ricava da fonti vegetali è facilmente assimilabile e si accompagnia in media a limitate quantità di proteine; nei cibi vegetali ricchi di proteine, come i legumi, le proteine sono scarse di aminoacidi solforati. Nel complesso, l'assunzione di cibi vegetali è in grado di contrastare l'acidità dell'organismo, principale responsabile delle perdite di calcio.
Ci sono inoltre ulteriori vantaggi dal ricavare il calcio da fonti vegetali: i cibi ricchi di calcio sono anche ricchi di vitamina K, fitoestrogeni e potassio, tutti composti che sono in grado di influenzare positivamente la salute dell'osso. 



Estratto da : La cucina dietetica di E. Barbero , L. Baroni. Edizioni Sonda


OSTEOPOROSIS

Osteoporosis, the brittle bone disease, bone makes it extremely vulnerable to injury, also, minimum: a sneeze, a cough or lifting weights can indeed cause a spontaneous vertebral fracture or a fall cause a fracture wrist or neck of the femur.
E 'was estimated that the world's 75 million people are affected by this disease.
And 'common notion that osteoporosisia a deficiency disease, deficiency of calcium in this case. But it is not so, something is very wrong! It is indeed a disease that typically affects those who live in rich countries (with the exception of the Eskimos, who have a very high rate of fractures). Countries where calcium consumption is on average already very high, and where in spite of this it is further pushing the assunzionea from diet and supplements, without being able to contain the problem. This disease, however, is almost unknown in many poor countries where calcium intake is well below those that are "recommended amounts."

Osteoporosis, in fact, is not a deficiency disease, but the exact opposite, is a disease of excess. Excess substances, taken with the diet, which, together with physical inactivity and smoking, stealing calcium to the bone, so that the Americans have dubbed the "thieves of football." Proteins are rich in sulfur amino acids, which abound in all animal foods; phosphorous which is found in meat and in many sweet drinks; the sodium component of the salt, used for storage and processing of industrial foods; caffeine and alcohol. The meat is by far the most incriminated food, being devoid of calcium and high in phosphorus and animal protein. but also milk and dairy products, traditionally considered to be the symbol of football and the panacea for those at risk or suffering from osteoporosis, are not really the type of food that mathematically helps the bone to preserve their heritage football. Because if it is true that these foods are rich in calcium is also true that are also rich in animal protein, and the amount of the latter may result in the loss, instead of its fixation in the bone, calcium hired thanks to these sources. This is because the amount of calcium that is deposited in the bone (exactly as for the calories that are deposited in adipose tissue) is the result of the difference between the amount of calcium taken and the amount of that consumed. If the calcium you get more than what is assumed, then the bones lose calcium, because the body will be in negative balance of this mineral: then an excess of protein, phosphorus and salt in the diet, this will send a deficit budget. Therefore, a food rich in calcium but adds that animal protein in a diet already high in protein, as is the Western diet, paradoxically, could contribute to the loss of calcium from bone. And 'in fact the calcium / protein diet, not simply the amount of calcium taken, the parameter that most influences the bone health.
Fortunately a nutrient so essential to the body, which controls muscle contraction and transmission of nerve impulses, should be widely distributed in all foods, so even the vegetable kingdom it provides adequate amounts. The football is derived from plant sources is easily assimilated and accompagnia averaged limited amount of protein; in plant foods rich in protein, such as legumes, proteins are low in sulfur amino acids. Overall, the intake of plant foods is able to counteract the acidity of the body, mainly responsible for the loss of calcium.
There are also additional benefits derive from the calcium from plant sources: the calcium-rich foods are also rich in vitamin K, phytoestrogens and potassium, all compounds that are able to positively influence bone health.


IL CANCRO

Nonostante le cure mediche stiano ottenendo un sempre maggiore successo. esse non riescono a tenete il passo con l'aumentata incidenza della malattia, che uccide 1 persona su 4.
Tra le cause del cancro si possono riconosce, in aggiunta ai fattori di rischio classici delle malattie dello stile di vita ( dieta, sedentarietà, abuso di sostanze voluttuarie ), altri fattori di rischio, quali attività lavorative, tossici ambientali, azione di ormoni naturali o sintetici. E' ormai ben accertato, ad esempio, il legame tra tumore del polmone e fumo, tra tumore della mammella e assunzione di ormoni sintetici, tra mesotelioma pleurico e amianto.
Quello che molti non sanno, però, è che è stato accertato un legame tra alcuni tipi di cancro e l'alimentazione: è stato stimato che in media 1/3 di tutti i tumori siano provocati da quello che mangiamo, anche se per i tumori più diffusi, la stima è di gran lunga superiore: metà dei casi per il tumore di mammella e pancreas, 3/4 dei casi di quelli di colon-retto e della prostata.
Il colpevole è ancora la dieta occidentale, ricca di grassi, di proteine animali e povera di sostanze protettive contenute nelle piante: le fibre, i fito-composti e le vitamine ad effetto antiossidante, che con la loro azione riescono a contrastare l'azione delle sostanze ( ormoni sessuali e cancerogeni ) che provocano il cancro, impedire la trasformazione in senso canceroso delle cellule dell'organismo o favorire l'eliminazione delle cellule cancerose stesse prima che inizino a replicarsi.
La carne , in particolare  quella rossa , è fortemente imputata di provocare alcuni tipi di cancro ( colon, vescica e prostata ), non solo ma anche perchè nel corso della cottura delle carni si sviluppano sostanze ad accertata azione cancerogena, le amine eterocicliche.
I cibi vegetali, per contro, sono in grado di abbassare sensibilmente i livelli del più potente fattore mutageno ( induttore di mutazioni genetiche responsabili della trasformazione cancerosa  delle cellule ) prodotto dall'organismo, l' IGF-1.
Chi si nutre esclusivamente di cibi vegetali, presenta i livelli ematici più bassi di questa sostanza. Poichè tutti ci cibi vegetali si sono dimostrati in grado di ridurre il rischio di cancro, le Linee Guida per la prevenzione dei tumori raccomandano di consumare molti cibi vegetali, per il loro effetto protettivo che tuttavia è ancora controverso nell'ambito di una dieta onnivora.
Sono stati compiuti svariati tentativi per identificare, tra i vari cibi vegetali, quelli più protettivi o addirittura quelli che possiederebbero un'azione anti-cancro. I risultati di queste ricerche non hanno ancora condotto a conclusioni certe : anche se aglio, crucifere e soia sarebbero i cibi più gettonati, in realtà l'effetto protettivo dei cibi vegetali sembra legato ad un assunzione abbondante e svariata di tutti i gruppi vegetali, consumati il più possibile al naturale e assunti sia cotti che crudi in modo da rendere  disponibili tutte le sostante produttive, sia quelle che si denaturano sia quelle che si attivano con la cottura.



Despite the medical treatment they are getting more and more success. they fail to keep pace with the increased incidence of the disease, which kills 1 in 4 people.
Among the causes of cancer can be recognized, in addition to the classic risk factors of diseases of lifestyle (diet, physical inactivity, substance abuse luxuries), other risk factors, such as work activities, environmental toxins, action of natural hormones or synthetic. And 'now well established, for example, the link between lung cancer and smoking, including breast cancer and intake of synthetic hormones, including pleural mesothelioma and asbestos.
What many do not know, though, is that it was found a link between certain types of cancer and nutrition: it has been estimated that on average one third of all cancers are caused by what we eat, although for tumors most common, the estimate is much higher: half the cases for cancer of the breast and pancreas, three quarters of the cases of those of colorectal and prostate.
The culprit is still the Western diet, high in fat, animal protein and low in protective substances contained in plants: the fibers, the phyto-compounds and vitamins with antioxidant effect, that by their action they can counteract the action of substances (sex hormones and carcinogens) that cause cancer, prevent the transformation in the sense of the cancerous cells in the body or favor the elimination of the cancer cells themselves before they start to replicate.
The meat, in particular the red, is strongly imputed to cause certain types of cancer (colon, bladder and prostate), not only but also because during the cooking of the meat to develop substances ascertained carcinogenic action, heterocyclic amines.
Plant foods, by contrast, are capable of significantly lower levels of the most powerful mutagenic factor (inducer of genetic mutations responsible for the transformation of cancerous cells) produced by the body, the 'IGF-1.
Who eats only plant foods, presents lower blood levels of this substance. As we all plant foods have been shown to reduce the risk of cancer, the guidelines for cancer prevention recommend consuming many plant foods, for their protective effect which, however, is still controversial in the context of an omnivorous diet.
Has been made several attempts to identify, among the various plant foods, those more protective or even those that would possess an anti-cancer. The results of these investigations have not yet led to certain conclusions: Although garlic, cruciferous vegetables and soy foods would be the most popular, in fact, the protective effect of plant foods seems linked to an abundant and varied intake of all groups vegetable, consumed as possible to the natural and assumed both cooked and raw in order to make available all the substances production, we are the ones that will denature and those that are activated by cooking.









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