La
vitamina B12. ( The vitamin B12 )
La
vitamina B12 , nell'ambito della dieta vegana è un argomento molto
controverso, e a riguardo ci sono posizioni opposte.
Vediamo
innanzitutto cos'è la B12.
La vitamina
B12 (o cobalamina) è una vitamina essenziale (cioè che il
nostro organismo non è in grado di produrre) solubile in acqua, che
si trova comunemente in una varietà di alimenti come pesce,
crostacei, carne e prodotti caseari. La vitamina B12 aiuta a
mantenere sane le cellule nervose ed i globuli rossi ed è necessaria
anche per sintetizzare il DNA, il materiale genetico presente in
tutte le cellule. La vitamina B12 può essere sintetizzata in
natura solo da batteri, funghi e alghe. È presente, seppure in
piccolissime quantità, in tutti gli alimenti di origine animale per
l’accumulo delle quantità sintetizzate dai batteri. Il fegato ne è
particolarmente ricco. Gli alimenti vegetali non contengono vitamina
B12, salvo nel caso in cui siano stati contaminati da microrganismi.
Detto
ciò , sulla necessità di assumere B12 tramite integratori, per chi
ha scelto una dieta vegana , il dibattito è aperto.
Tratto
dal libro Simply Vegan: Quick Vegetarian Meals di
Debra Wasserman, è anche la posizione sposata da Scienza Vegetariana
:
La
vitamina B12 è necessaria per la divisione delle cellule e la
formazione del sangue. Gli alimenti di origine vegetale non
contengono vitamina B12, se non quando sono contaminati da
microrganismi. Per questo motivo, i vegani devono integrare la
propria dieta con vitamina B12 contenuta in altre fonti. Nonostante
il fabbisogno di vitamina B12 sia molto modesto - 1 milionesimo di
grammo (cioè 1 microgrammo) al giorno per gli adulti- una deficienza
di vitamina B12 rappresenta un serio problema, che può danneggiare
irreversibilmente il sistema nervoso. I vegani previdenti
includeranno quindi nella propria dieta il giusto apporto di vitamina
B12. Ad ogni modo, una deficienza di vitamina B12 è veramente molto
rara, anche tra i vegani da lunga data.
Normalmente,
la vitamina B12 è prodotta nell'intestino tenue, insieme alla bile e
ad altre secrezioni, per essere poi riassorbita, ma il processo non
aumenta la scorta di B12 del nostro corpo. Poichè queste piccole
quantità di vitamina B12 non vengono riassorbite, è possibile che
le scorte precedentemente immagazzinate di vitamina B12 siano
consumate e terminate. Il nostro organismo può comunque reimpiegare
la vitamina B12 in maniera molto efficace e la sua deficienza
rappresenta un'eventualità davvero rara.
I
batteri presenti nel tratto intestinale producono vitamina B12. La
maggior parte di essi è situata nell' intestino crasso, ma sembra
che la vitamina B12 sembra non possa essere assorbita da tale parte
dell'intestino
Alcuni
batteri presenti nel tratto intestinale producono vitamina B12 .
La quantità di vitamina B12 prodotta non sembra però sufficiente a
prevenirne la deficienza.
Sebbene
alcuni vegani possano assorbire sufficiente vitamina B12 lavandosi le
mani in maniera inadeguata, quest'abitudine non costituisce una fonte
di vitamina B12 consigliabile. I vegani che in precedenza consumavano
alimenti di origine animale possono aver immagazzinato scorte di
vitamina B12 che non verranno esaurite prima di 20, 30 anni , o
ancora oltre. Chi è vegano da molti anni, i neonati, i bambini, le
partorienti e le madri che allattano necessitano di un maggior
apporto di vitamina B12 e dovrebbero prestare particolare attenzione
nel procurarsene a sufficienza.
Esistono
diverse affidabili fonti vegane di vitamina B12. Almeno una marca di
integratori, la Red Star T-6635+, è stata testata e ne è stato
dimostato il contenuto di vitamina B12 in forma attiva. Questa marca
viene spesso etichettata come Vegetarian Support Formula, con o senza
l'aggiunta della dicitura T-6635+. E' un'affidabile fonte vegana di
vitamina B12. Le Saccharomyces cerevisiae contenute negli integratori
sono fermenti sviluppati in una soluzione di melassa che si
presentano sotto forma di fiocchi o polvere di colore giallo. Hanno
un sapore che ricorda il formaggio. Questi fermenti sono diversi dal
lievito di birra o dai fermenti di torula. Possono essere utili a chi
non tollera fermenti d'altro genere.
La
RDA di vitamina B12 per gli adulti (che prevede un margine di
sicurezza) è pari a 2 microgrammi al giorno. Due microgrammi di
vitamina B12 sono contenuti in 1 cucchiaino dell'integratore Red Star
T-6635+ in polvere o in 1-1/2 cucchiaino, se in fiocchi, o in 2
cucchiaini abbondanti, se in granuli. Parecchie ricette presenti in
questo libro contengono questi ingredienti.
Un'altra
fonte di vitamina B12 sono i cereali fortificati. Ad esempio, i
cereali Grape-Nuts contengono vitamina B12 e 1/2 tazza di Grape-Nuts
o 1-1/8 tazza di Grape-Nuts Flakes contengono 2 microgrammi di
vitamina B12. Raccomandiamo di leggere l'etichetta dei vostri cereali
preferiti, perché diverse marche non includono la vitamina B12 tra
gli ingredienti.
Sia
il latte di soia che diversi i sostituti della carne (fatti con
glutine di frumento o germogli di soia per ricordare la carne, il
pollo o il pesce) che alcuni integratori, possono essere fortificati
con vitamina B12 (attenzione all'etichetta: non tutte le marche ne
contengono). Parecchi supplementi di vitamina B 12 non contengono
ingredienti di origine animale.
I
vegani che scelgono di integrare la dieta con supplementi di B12,
dovrebbero consumarne diverse volte alla settimana, sia che adottino
un singolo integratore, sia che optino per la forma multivitaminica.
Nonostante gli integratori possano contenere dosi di B12 molto
superiori a quelle indispensabili, quando l'apporto di vitamina B12 è
alto, sembra che se ne assorba meno. Ciò significa che, per
soddisfare le nostre necessità, dovremo prendere questa vitamina più
volte alla settimana.
Il
tempeh, il miso e alcune alghe spesso vengono indicate come "ad
alto contenuto di vitamina B12". In realtà, questi prodotti non
sono fonti affidabili per questa vitamina, perché la quantità
presente varia a seconda del tipo di processo al quale è stato
sottoposto l'alimento . La metodologia standard per misurare la
quantità di vitamina B12 presente in un cibo rileva sia le forme
attive che quelle inattive della vitamina. La forma inattiva
(chiamata anche "analoga") può interferire con il normale
assorbimento e la metabolizzazione della vitamina B12 . I cibi
fermentati e i vegetali marini contengono più fonti di B12 inattive
che attive.
La
vitamina B12 sembra sia presente anche nelle piante di coltivazione
organica, ma in quantità estremamente ridotte. Secondo uno
studio, bisognerebbe ingerire più di 23 tazze di spinaci
organici, per soddisfare la RDA di vitamina B12 di un adulto. uesta
non può essere quindi considerata una fonte di B12 sufficiente,
perche' la quantita' presente varia ampiamente a seconda del tipo di
pianta e di terreno nel quale è stata coltivata. Inoltre, le piante
possono assorbire dal terreno delle vitamine analoghe alla B12, e la
presenza di vitamine analoghe può interferire col contenuto di B12,
o con la sua utilità per il consumo umano.
Totalmente
opposta è la posizione di Valdo Vaccaro [ Direzione
Tecnica AVA - Roma
(Associazione
Vegetariana Animalista) Direzione Tecnica ABIN -
Bergamo
(Associazione Bergamasca Igiene Naturale) ]
GLI
INTEGRATORI SONO QUANTO DI PEGGIO ESISTA SUL MERCATO
I
ricercatori hanno anche provato l’inutilità e spesso addirittura
la tossicità degli integratori alimentari presi al posto degli
alimenti. Così definiti in etichetta per permettere ai produttori di
aggirare la legge, che vuole per i farmaci una lunga sperimentazione
scientifica. Fanno più male che bene, e decine di studi li
sconsigliano. Famosa la ricerca in cui il gruppo delle donne a cui
era stato dato come integratore il beta-carotene aveva più tumori.
L’ultimo studio della serie, una mega-analisi danese, è stata
citata in aprile 2013 sul blog Alimentazione Naturale.
SULLA
B12 ESISTE UNA VALANGA DI SPAZZATURA CULTURALE E DI
SPECULAZIONE
Tornando però allo specifico argomento della
B12, si citano spesso ricerche dai toni terroristici e catastrofici,
tipo gli studi di Elmadfa e Singer che parlano di manifestazioni
cliniche neurologiche come l'anemia perniciosa e
l'iper-omocisteinemia, addossandole disinvoltamente alla popolazione
vegana. Ricerche sponsorizzate da Big Pharma e mirate a rendere la
gente dubbiosa, incerta e B12-dipendente. Ribadisco allora qualche
punto-chiave della mia tesina "La religione tarocca e
mistificante della B12", del 28/12/08. Leggere anche "Torpore,
spossatezza, sonnolenza e cura globale", del 13/11/12.
IL
TERRORISMO DELLA NDC (NATIONAL DAIRY COUNCIL)
Dire che la B12
deve essere garantita per le partorienti e durante l’allattamento,
per i neonati e durante i primi anni di vita, è terrorismo puro e
tipico della NDC americana (National Dairy Council). L’umanità ha
sempre fatto bambini senza troppi problemi. E i bimbi migliori
nascevano in epoche vegetariane, come nell’antica Grecia e
nell’antica Roma, quando i guerrieri di Sparta, gli atleti di
Olimpia e i Legionari Romani vivevano di frutta e verdura, di uvetta,
datteri e fichi secchi, e di grani abbrustoliti, e nessuno sapeva
cosa fosse la B12 e tantomeno cosa fossero le supplementazioni. Le
ricerche odierne di Campbell con The China Study hanno ricoperto di
ridicolo questa spazzatura culturale.
L'ESEMPIO
DEL DR JOEL FUHRMAN, ALTRO BIDODICISTA NATO E CRESCIUTO STORTO
A
sbagliare non sono solo gli pseudo-vegetariani e i dilettanti della
ricerca, ma anche quelli che non dovrebbero cadere nei tranelli della
FDA. Lo stesso Joel Fuhrmam, della ANHS sheltoniana, che ho
conosciuto di persona a Baltimora, scriveva infatti sulla rivista
Health Science dell’Agosto 93, in risposta al lettore messicano
John Erwin. "Se il tuo medico ti ha prescritto B12, non è
necessario che tu la prenda. Ci sono medici i quali credono che tutti
i vegetariani abbiano bisogno di supplementarsi con la B12, ma questa
idea non è suffragata dalla letteratura medica. Comunque, è
consigliabile controllare i livelli B12 ogni 3 o 5 anni. Se sei tra
quelli il cui livello è basso, come per esempio 150 pg/ml
(picogrammi, cioè biliardesimi di grammo, per millilitro di sangue),
l’uso di una supplementazione potrebbe essere raccomandato. La
stragrande maggioranza dei vegetariani ha comunque livelli normali di
B12".
CASI
ECLATANTI DI ANEMIA PERNICIOSA
Se uno fa il vegan assoluto, ma
senza masticare per bene la buccia della frutta, senza mangiare
verdure crude in abbondanza, senza mangiare una scaglia di grana o di
mozzarella nella pizza o nel panino, allora può anche darsi una
controllata ogni 3 o 5 anni, non fosse altro che per stare tranquillo
con la mente. Ma le supplementazioni di B12 non sono affatto
raccomandate. Solo se i livelli sono veramente bassi, e se nel
contempo ci sono sintomi di danni neurologici o di anemia perniciosa,
allora si potrà dare come emergenza straordinaria delle pasticche
sottolingua o delle iniezioni di B12. Il tutto a scopo stimolante e
non certo rimediale
L'ANEMIA
PERNICIOSA COLPISCE MOLTO DI PIÙ LA CONTROPARTE ONNIVORA
In
conclusione, l'anemia perniciosa e i fenomeni neurologici paventati
per i vegani sono ipotesi forzate e prive di riscontro nella realtà.
Al di là dei valori tabellari B12 ai minimi termini, è rarissimo
trovare vegani sofferenti di anemia, visto che il loro stato di
maggiore pulizia interna consente migliore utilizzo delle varie
vitamine inclusa la B12. Chi soffre di questi problemi è al
contrario la controparte onnivora-carnivora che rivela alte
percentuali di anemia perniciosa, nonostante i suoi alti e
sbilanciati livelli di B12.