venerdì 12 dicembre 2014

Scelta vegan ed ecologia

Scelta vegan ed ecologia

Tutto ciò che riguarda il regno animale è collegato con il regno vegetale....e questo è noto !
Noi esseri umani siamo l'unico animale che non vive in armonia con il regno vegetale e il nostro impatto ecologico sulla natura è disastroso.
Guardando tutto ciò da una prospettiva vegan, vediamo come scegliere di ridurre la produzione di carne può migliorare sensibilmente l'attuale situazione. Dico ridurre e non eliminare , perchè è utopistico immaginare un mondo totalmente vegan !
A parer mio , essere vegan è una risposta estrema all' altrettanto estremo sfruttamento animale. 
Secondo il report "Peak Meat Production Strains Land and Water Resources",pubblicato da poco dal Worldwatch Institute, nel 2013 l' Asia ha prodotto 131,5 milioni di tonnellate di carne, che rappresentano quasi il 43 per cento della produzione mondiale. L'Europa è seconda (58,5 milioni di tonnellate), seguita dal Nord America (47,2 milioni di tonnellate) e Sud America (39,9 milioni di tonnellate). La Cina da sola ha rappresentato quasi la metà della produzione globale di carne suina nel 2013.

Per allevare tanti animali c'è bisogno di tanto spazio e il 70 per cento dei terreni agricoli del pianeta è utilizzato per il pascolo degli animali. Un altro 10 per cento viene utilizzato per coltivare cereali per nutrire il bestiame (per carne e latticini).
La costante crescita della produzione globale di carne stia arrivando a un costo ambientale devastante. I metodi industriali nel settore zootecnico abbattono ettari e ettari di foreste per espandere i pascoli e utilizzano enormi quantità di acqua. Il danno , quindi che si procura non è solo agli animali da allevamento intensivo, ma anche a tutte le altre specie che perdono il loro habitat in seguito alla deforestazione.
La cosa incredibile è che , ormai è risaputo che mangiare una quantità eccessiva di carne provoca varie malattie , tra cui il cancro, ma come se non bastasse distruggiamo anche l'ecosistema incentivando i cambiamenti climatici e i recenti disastri ambientali !

Gli scienziati del Worldwatch Institute, e non solo gli ambientalisti e gli animalisti , sostengono che è necessario subito invertire la rotta !!!


mercoledì 10 dicembre 2014

Curry vegetariano con zucca e ceci

Curry vegetariano con zucca e ceci





Ingredienti


800 g di zucca pulita
1 cucchiaino di paprika piccante
1 cipolla rossa
250 ml di brodo vegetale
1 cucchiaino di curcuma
400 g di ceci cotti
1 cucchiaino di curry
2 spicchi d'aglio
320 g di riso basmati
4 cucchiai d'olio
1 cucchiaino di Garam masala
2 cucchiaini di concentrato di pomodoro
sale q.b.


Preparazione

 Mettete in ammollo i ceci e lasciateli almeno 24 per eliminare le tossine , oltre a reidratarsi; fateli cuocere in pentola a pressione fino a che siano ben teneri (in alternativa si possono usare quelli al naturale già cotti).
Eliminate dalla zucca la buccia e i semi interni; pesatene 800 gr e tagliate in dadolata molto piccola, deve risultare della stessa dimensione circa dei ceci così da avere lo stesso tempo di cottura.
Tritate finemente la cipolla e fatela imbiondire in una padella antiaderente insieme all’aglio per un paio di minuti; aggiungete le spezie e fatele tostare ancora un paio di minuti dopodichè aggiungete la zucca e fatela rosolare per circa 5 minuti. Aggiungete i ceci già cotti e il concentrato di pomodoro insieme all’acqua o brodo vegetale; abbassate la fiamma al minimo e mescolate con un cucchiaio di legno. Coprite con un coperchio e fate cuocere fino a che la zucca sia molto morbida ma non sfatta, circa 15 minuti; se necessario aggiungete ancora poca acqua calda (o brodo vegetale) così da non asciugare il sughetto che deve restare cremoso. Nel frattempo fate bollire il riso basmati in abbondante acqua bollente e salata; scolatelo al dente. Servite il curry vegetariano accompagnato dal riso basmati.

Pasta con cavolo verde, porri e curcuma

Pasta con cavolo verde, porri e curcuma





Ingredienti per 4 persone

1 cavolo verde
1 porro
Un cucchiaino o due di 
curcuma
Sale, olio e pepe
Pasta (quantità e tipologia a vostra scelta )

Preparazione

Lavate bene il porro e sminuzzatelo in una padella con un goccio d’olio, lasciate rosolare leggermente e poi unite a piccoli pezzetti il cavolo verde e un po’ d’acqua per fare in modo che si possa cuocere a sufficienza senza attaccarsi (ci vogliono circa 20 minuti ma il tempo di cottura dipenderà molto da quanto avete tagliato piccoli i pezzetti di cavolo). Solo dopo aver spento aggiungete la curcuma (evitando di cuocerla infatti si mantengono meglio le proprietà) e un pizzico di pepe per far in modo che questa meravigliosa spezia sia più facilmente assimilabile dall'organismo! A parte cuocete la pasta, scolatela al dente e ripassatela brevemente in padella con il cavolo. Impiattate e servite.



Patate alla curcuma

PATATE ALLA CURCUMA






Ingredienti

patate 250 grammi, 
1 cipolla piccola, 
curcuma mezzo cucchiaino o più ( a seconda dei vostri gusti), 
olio extra vergine, 
pepe nero e peperoncino qb.

Preparazione

Potete decidere se lessare in anticipo le patate o farle cuocere direttamente in padella. Pelate la cipolla e tagliatela a pezzetti piccoli, fate un soffritto leggero utilizzando l’olio extravergine. Una volta dorata aggiungete le patate a pezzetti, acqua a coprire e lasciate cuocere per circa 20 minuti, se necessario aggiungendo altra acqua. Una volta che le patate sono pronte, fatele rosolare un po’ e infine aggiungete pepe, peperoncino e curcuma!

Risotto alla curcuma

RISOTTO ALLA CURCUMA





Ingredienti per 4 persone

1 porro (o 1 cipolla),
 320 grammi di riso,
 circa 1 litro - 1 litro e mezzo di brodo vegetale,
 panna vegetale, 
2 cucchiaini di curcuma,
 olio e pepe qb.

Preparazione

Dopo aver soffritto in una casseruola il porro o la cipolla con l’olio, versateci dentro il riso e lasciatelo rosolare per qualche minuto. A parte avrete preparato il brodo vegetale che piano piano verserete nella casseruola per fare in modo che il riso si cuocia, girandolo ogni tanto. Se avete scelto l’integrale, considerate che ci vuole circa 1 ora, abbondate quindi con il brodo, se volete evitare di doverlo girare troppo spesso per paura che si attacchi. Una volta cotto il riso e asciugato quasi tutto il brodo, aggiungete la panna a vostro piacimento e infine spolverate con la curcuma e il pepe.


La curcuma ( Turmeric )

La curcuma





La curcuma è uno dei rimedi base dell'ayurveda.
L'ayurveda accompagna molto spesso l'assunzione della curcuma con il pepe perchè il pepe permette un'assimilazione più veloce. Si addiziona la curcuma con un 20% di pepe e l'assimilazione diventa molto più veloce. La curcuma fa parte della famiglia dello zafferano ed è una pianta caratterizzata da lunghe foglie di forma ovale che accolgono dei particolari fiori raccolti in spighe, da questi si estraggono i rizomi che prima di essere utilizzati vengono fatti bollire ed essiccare e poi schiacciati con dei particolari attrezzi che danno vita a questa "polvere magica". La curcuma viene definita polvere magica perchè, le proprietà di questa pianta sono tantissime.
La curcuma è uno dei rimedi naturali più potenti in circolazione contro i dolori articolari e l'influenza, è un antinfiammatorio potentissimo anche per i problemi alla cervicale e per l'artrosi.
Una delle proprietà più sorprendenti della curcuma è l'effetto antitumorale. Questa preziosa pianta, infatti, contrasta l'insorgere della leucemia e di ben otto tipi di tumore che colpiscono colon, prostata, bocca, polmoni, fegato, pelle, reni e mammelle. La validità di questa teoria che viene tramandata da secoli dalla tradizione popolare è confermata da nuove teorie mediche e da un dato reale: in India e più in generale in Asia (il continente dove si consuma più curcuma in assoluto), l'incidenza dei tumori è molto più bassa rispetto al resto del mondo.
La curcuma ha inoltre delle eccezionali qualità antiossidanti, perché in grado di trasformare i radicali liberi in sostanze innocue per il nostro organismo. Di conseguenza, è in grado di rallentare l'invecchiamento cellulare.
Oltre a combattere l'invecchiamento e l'insorgere di tumori, la curcuma ha notevoli proprietà cicatrizzanti, l'applicazione dei rizomi di curcuma su ferite, scottature, punture d'insetto e dermatiti dona sollievo immediato e velocizza il processo di guarigione.
Per quanto riguarda le più importanti proprietà farmacologiche, vanno sicuramente menzionate quelle che favoriscono la produzione della bile e il suo naturale deflusso nell'intestino. Il consumo di curcuma migliora il funzionamento di stomaco e intestino e per di più aiuta a combattere il colesterolo, poiché facilita lo smaltimento dei grassi in eccesso. Questa erba è inoltre un vero toccasana per tutte quelle persone che hanno problemi di digestione (dispepsia), ma anche di meteorismo e flatulenza.



Un modo per assume la curcuma è attraverso questa famosa bevanda : il Golden Milk.

 Questa bevanda, in realtà, è particolarmente indicata non solo per chi pratica ma anche per tutti coloro che hanno problemi alle articolazioni o alle giunture ed è ottima per la colonna vertebrale dato che lubrifica, aiuta a rompere i depositi di calcio, riduce eventuali infiammazioni e contribuisce a rimuovere le tossine.
Si tratta di una bevanda dal colore acceso e dal sapore delizioso, realizzata con pochi ma salutari ingredienti. Vediamo quali:
1)    ¼ di tazza di curcuma
2)    ½ tazza d’acqua
3)    1 tazza di latte (anche vegetale)
4)    1 cucchiaino di olio di mandorle
5)    Miele

La preparazione è molto semplice:
Bollite l’acqua insieme alla curcuma mescolando lentamente fino a che il composto non si asciuga e diviene un pochino più denso. Una volta pronta, la miscela può essere conservata in frigorifero e utilizzata per 40 giorni (tanto è il lasso di tempo consigliato da Yogi Bhajan per questo trattamento). Per ogni tazza di Latte d’oro che si vuole preparare è necessario mescolare ¼ di cucchiaino del composto realizzato con la curcuma in una tazza di latte aggiungendo poi un cucchiaino di olio di mandorle dolci (per uso alimentare!). Si riscalda a piacimento e infine si aggiunge il miele, in quantità variabile a seconda dei gusti. Frullandola , questa bevanda diventerà così bella spumeggiante e potrete poi spolverarla con un po’ di cannella.

martedì 9 dicembre 2014

Le bacche di Goji ( Goji berries )

Le bacche di Goji 




L'ultimo rimedio contro la vecchiaia sembrano essere le Bacche da Goji , in crescente popolarità in Occidente .

Le bacche di Goji son il frutto del Goji (Lycium barbarum L.)  un arbusto sempreverde che cresce verticalmente, anche fino ai 3 metri di altezza.
I suoi ambienti di crescita naturali sono il Tibet, la Cina del Nord, e la Mongolia. 


La bacca è caratteristica, di un colore rosso acceso e assomiglia ad una ciliegia rimpicciolita e allungata, con un gradevole gusto dolce.
 Le sue bacche sono diventate una vera e propria moda e promettono di estendere la loro fama in tutto il mondo! …certamente anche perchè questa fama è in parte supportata da interessanti dati scientifici.
Comunque, questo frutto “medicinale” è stato già utilizzato nel corso dei secoli dai medici nelle cliniche tradizionali dell’Himalaya, soprattutto seguendo i criteri della medicina tradizionale tibetana.
E in Tibet, come anche estesamente in Cina, le bacche sono tradizionalmente ritenute una fonte naturale di salute e giovinezza da tempi remoti.
Molte sono le proprietà benefiche del Goji :
il frutto incorpora un’ottima miscela antiossidante, ad ampio spettro.
  • costituisce un efficace aiuto per il buon funzionamento del sistema immunitario.
  • nel contesto di una dieta controllata, favorisce lo snellimento. 
  • ha proprietà protettive per la pelle.
  • svolge un’azione tonica e energizzante sull’organismo.
  • aiuta a migliorare la vista e a proteggerne la funzionalità.
  • con il suo contenuto di antiossidanti fornisce una protezione aggiuntiva al Dna prevenendone danni e lesioni.
  • con il suo contenuto naturale in zinco, sostiene la normale produzione di testosterone, che è collegato alla produzione di sperma e alla libido.
Tutti questi benefici derivano dai nutrienti presenti all’interno delle bacche. Le quali in particolare contengono:
  • 18 amminoacidi
  • 11 minerali fondamentali e 22 in tracce
  • 6 vitamine essenziali
  • 8 polisaccaridi e 6 monosaccaridi (alcuni dei quali sono specifici di questa bacca e non sono presenti altrove)
  • 5 acidi grassi, acido linoleico e acido linolenico
  • diversi fitosteroli
  • beta-carotene, insieme ad altri 4 carotenoidi
Le bacche di Goji sono molto interessanti come nuovo integratore naturale: forse mi ci sono affezionato in modo particolare, ma penso che si tratti di un dono della natura un pò speciale, soprattutto considerando le proprietà legate all’effetto di sostegno del sistema immunitario.
È anche un alimento molto gradevole. Inoltre, parlo anche per esperienza diretta: sono molto sazianti, spengono rapidamente la fame più di tutti gli altri alimenti che ho fin’ora provato a parità di volume .
Questo effetto è ricollegabile al basso indice glicemico del frutto  e forse ad altri elementi nutrizionali non ancora identificati.
Tuttavia, accanto ai potenziali benefici, esistono anche alcuni effetti collaterali collegati soprattutto al consumo eccessivo di queste bacche.
Se assunte con moderazione, non dovrebbero comportare effetti collaterali gravi, mentre, se se ne abusa, possono comparire conseguenze tendenzialmente negative.

Effetti collaterali delle bacche di Goji

  • Chi è allergico al polline dovrebbe evitare di mangiare queste bacche, o comunque dovrebbe consultare prima un medico. Gli effetti collaterali includono difficoltà respiratoria, nausea e vertigini.
  • Le bacche di Goji contengono un alcaloide chiamato atropina. Un eccesso di atropina può causare vomito, problemi visivi, secchezza delle fauci e confusione.
  • Molti effetti collaterali delle bacche di Goji o del loro succo derivano dall’interazione con alcuni farmaci. La corteccia della radice di Goji può interagire, ad esempio, con i farmaci contro la pressione alta, causando effetti collaterali anche molto gravi. Uno tra i più gravi è un calo anomalo della pressione. Allo stesso modo, nei soggetti che assumono farmaci per il diabete, la corteccia della radice di goji può ridurre il livello di zuccheri nel sangue, causando svenimenti e/o mancamenti. Oltre ai farmaci per la pressione alta e il diabete, queste bacche possono anche interagire con alcuni principi anticoagulanti, aumentando il rischio di sanguinamento. In questi casi occorre prendere delle precauzioni adeguate.
  • Le bacche di Goji hanno un alto contenuto di selenio, che è un oligoelemento essenziale per il corpo ma, in rari casi, dosi molto elevate di selenio possono portare a problemi nel feto nelle donne incinte, possono ridurre la fertilità femminile e possono creare problemi nervosi e gastrointestinali.